Anche quest’anno sono state confermate le detrazioni fiscali del 50% e novità 2021, per gli impianti allarme, impianti di telecamere (TVCC) ed impianti di antifurti, atti alla sicurezza della propria casa e a prevenire atti malavitosi.
Infatti le novità introdotte con il decreto legge numero 83 del 22/6/2012 sugli sconti fiscali del 50% e prorogate anche per tutto il 2021, permettono la possibilità di portare in detrazione del 50% l’impianto di allarme e quello delle telecamere a circuito chiuso (TVCC)
Le detrazioni fiscali 50% e novità 2021, sono applicabili a tutte le spese sostenute per allarmi e dispositivi di sicurezza, comprese quelle relative all ‘installazione, alle perizie e sopralluoghi e per la progettazione dello stesso, sino ad un imponibile di 96 mila euro di spese sostenute.
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A cosa si applica la detrazione ?
Come per le detrazioni del 2020, le detrazioni fiscali 50% novità 2021 si applicano sull’acquisto ed installazione, da parte di professionisti di:
- impianti di sicurezza,
- installazione di antifurto,
- impianti di videosorveglianza
ed ovviamente a tutti gli accessori come i sensori volumetrici, sensori per esterni, oppure i rilevatori di apertura posti sui serramenti.
Anche a :
- casseforti a muro
- tapparelle
- grate
- cancelletti
- porte blindate
Non sono contemplati i contratti stipulati con aziende di videosorveglianza, le spese per la progettazione e per le altre prestazioni professionali connesse
Chi può usufruire delle detrazioni?
Ecco chi può usufruire del bonus fiscale:
- il proprietario
- il locatore
- il nudo proprietario
- il familiare del detentore dell’ immobile.
Più in generale, tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF, ed in particolare, l’agevolazione spetta ai proprietari, ai titolari di un diritto reale di godimento e agli inquilini di un immobile.
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Come funziona?
E’ fondamentale che il pagamento per l’acquisto degli elementi e della ditta che esegue l’installazione, sia effettuato con bonifico per ristrutturazioni (anche on line) anche in più rate, in cui è rintracciabile il codice fiscale di chi beneficia delle detrazioni, e deve essere riportata la partita Iva di chi riceve il pagamento.
Ricordiamo che la comunicazione all’Asl, con relativa notifica preliminare, non è richiesta, se non è prevista la presenza di un cantiere.
Si devono conservare ed esibire tutti i documenti relativi ai lavori svolti.
Successivamente nella dichiarazione dei redditi andranno indicati i dati catastali identificativi dell’immobile dove è stato installato l’impianto di allarme e se i lavori sono stati effettuati da chi detiene l’immobile senza esserne il proprietario, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della agevolazione da parte della Agenzia delle Entrate
Il rimborso fiscale opera sotto forma di bonus su quanto è dovuto fiscalmente come IRPEF.
Lo sconto fiscale sarà ripartito in dieci quote o rate annuali di importo costante e di pari cifra.
Qual’ è l’aliquota IVA?
Per quanto riguarda l’iva, i sistemi di allarme godono dell’Iva agevolata al 10% ma non su tutta la spesa bensì solo su una parte di essa relative alla differenza tra il costo totale ( cioè comprensivo di installazione, progettazione , ecc.) e le spese per il materiale
Sui lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria, realizzati su fabbricati a prevalente destinazione di tipo abitazione privata è previsto l’applicazione dell’IVA ridotta al 10%.
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Fondatore di GA Elettrica, da più di 20 anni mi occupo di sicurezza ed impianti di antifurto con un unico obbiettivo prevenire l’intrusione dei ladri per proteggere te, la tua famiglia e la tua casa.